Intorno al XII secolo i Prefetti di Vico, signori del luogo, costruirono una rocca quadrangolare sulla cima della collina che si ipotizza avesse torri quadrate agli angoli, con cortile interno e mastio centrale costituito da una torre preesistente. Ancora all’inizio del XV secolo Bracciano era chiamato “Castrum Brachiani”; per castrum si intendeva un luogo fortificato.
Il borgo era difeso a nord dall’orografia del terreno e dalla rocca Di Vico, che svettava sulla collina, mentre a sud si sviluppò una linea di difesa costituita da case fortificate. Rimangono di questa cinta tre case a torre visibili su via Fioravanti intervallate di circa 20 metri, distanza che corrisponde alla gittata delle armi manesche del XIV secolo.
Fase rinascimentale
La cinta muraria rinascimentale, quasi del tutto integra, ha un tracciato irregolare con cinque torri sporgenti alte 10-12 metri, con diametri variabili tra i 12 e i 15 metri circa.
Nell’affresco Zuccari le mura risultano prive di merlature, a differenza delle torri. L’immagine mostra un recinto basso con torrioni circolari agli spigoli di concezione più moderna rispetto al castello, che ha invece cortine alte e torri svettanti, con caditoie e merlature.
Alle fortificazioni esterne era affidata la parte maggiore della funzione difensiva: le mura della stessa altezza delle torri, con casematte per il tiro radente e camminamenti di ronda tutti allo stesso livello, permettevano spostamenti rapidi ed una difesa efficace.
L’accesso all’abitato era consentito da due porte principali: Porta S. Maria e Porta Falsa. Ambedue erano difese da ponti levatoi lignei sostituiti, nella seconda metà del ‘500, da ponti in muratura; rimane oggi quello di Porta Falsa, compreso all’interno della proprietà del castello.
Le mura erano originariamente cinte, nella parte a sud, da un fossato naturale, poi sostituito nella parte sud-ovest da un fossato artificiale largo circa 15 metri e profondo 7.
Da un documento del 1480 risulta già esistente la porta a sud, denominata di Santa Maria per la sua vicinanza all’omonimo convento agostiniano; ciò fa ipotizzare che la costruzione delle mura possa essere iniziata nel 1478, quando l’ala nord del castello, cui la cinta si collega, era in fase di completamento.
Nel novembre 1490 soggiornò per alcuni giorni a Bracciano l’architetto Francesco di Giorgio Martini, chiamato da Gentil Virginio Orsini per progettare le rocche di Avezzano e Campagnano e dare consiglio su “alchune altre cose a mi necessarie in questi lochi” (cioè a Bracciano); il castello era ormai completato ed è quindi possibile che questi consigli si riferissero alle mura.
Sulla punta sud-est della cinta fu costruito nel 1496 il bastione detto della Sentinella, alto originariamente circa 20 m ed oggi parzialmente interrato. Questo bastione fu restaurato tra la fine dell’Ottocento ed i primi del Novecento dall’arch. Giovenale, che fece costruire l’attuale parapetto in tufo e materiale di recupero.
Risale agli anni ’20 del Novecento la costruzione del nuovo ponte in muratura dal qual si accede a piazza Mazzini da via del Pratoterra, a seguito dell’annessione all’interno dell’area privata del castello del cinquecentesco accesso di Porta Falsa.
Pagina aggiornata il 11/07/2023